I laboratori di educazione al movimento rappresentano l’occasione per un grande processo di socializzazione, un momento che favorisce lo sviluppo delle capacità di controllo e autocontrollo del proprio corpo, di incontro tra le istituzioni educative (rispetto delle regole), le competenze, i linguaggi dell’adulto, i desideri di espressione, l’interscambio delle esperienze proprie con quelle di altri bambini.

L’inserimento di un laboratorio svolto in maniera regolare (almeno una volta a settimana) può comportare un miglioramento dell’attività celebrale, l’innalzamento dell’attenzione e dell’autostima ed, infine, un miglioramento nel rendimento scolastico.

I bambini che frequentano la scuola primaria, in particolare quelli del primo anno, si trovano ad affrontare nuove emozioni, alcune delle quali non gestibili completamente perché sconosciute. È per questo motivo che si è pensato di inserire un laboratorio, con più appuntamenti, di “teatro” delle emozioni. Quindi, al percorso di educazione al movimento si affianca quello di educazione alle emozioni. L’educazione alle emozioni amplifica il benessere dei bambini. Comprendere a fondo le ragioni delle proprie emozioni, padroneggiare le abilità necessarie per esprimerle, per manifestarle, saper gestire le strategie per affrontarle e canalizzarle nei momenti difficili, sono competenze indispensabili nella vita di un individuo se non si vuole giungere in età matura senza essere in grado di gestire i conflitti e di esprimere i propri stati d’animo e le proprie ragioni in maniera adeguata.

La proposta che segue si pone, soprattutto per i piccoli del primo anno della primaria, come un “progetto continuità”  in quanto per loro rappresenterebbe la possibilità di avanzare in un percorso iniziato nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.

Questa proposta è relativa allo svolgimento di laboratori progettati per bambini dai 6 ai 9 anni. L’obiettivo di tali laboratori è quello di sviluppare maggiori capacità di concentrazione importanti per un migliore apprendimento scolastico. La proposta prevede 20 incontri ( da concordare con le insegnanti preferibilmente al mattino, una volta alla settimana) da un’ora ciascuno.